Il tonno in scatola fa male?
- minalimentazione
- 17 feb 2022
- Tempo di lettura: 2 min
Poche calorie, grassi buoni, tante proteine, il tonno è uno degli alimenti più indicati per le diete ipocaloriche o degli sportivi.

Ma è davvero un buon alimento da consumare nella propria dieta oppure il tonno in scatola fa male come alcuni dicono?
Secondo gli esperti della nutrizione, è una buona alternativa al tonno fresco e può essere consumato senza particolari preoccupazioni. Attenzione però alla qualità che si sceglie e alle informazioni riportate in etichetta. Vi sono infatti alcuni fattori che possono influire negativamente sul prodotto. Scatoletta o barattolo in vetro? Sugli scaffali dei supermercati il tonno viene venduto in lattina o dentro barattoli di vetro. Vi sono alcuni motivi che dovrebbero portarci a preferire il tonno conservato in vetro. Prima di tutto, il barattolo di vetro consente di vedere immediatamente il colore del pesce che dovrà presentare un colore rosato, privo di riflessi e sfumature. In secondo luogo, il tonno conservato in vetro si mostrerà più compatto rispetto a quello contenuto all’interno delle lattine piccole. Ciò è dovuto al fatto che il barattolo può contenere più carne, quindi i filetti di muscolo vengono inseriti integri, mantenendo inalterate le proprietà organolettiche dell’alimento. Al contrario, il tonno nelle lattine non sarà altro che composto da resti di pesce sminuzzati, a discapito della qualità. Da preferire è il tonno al naturale rispetto a quello conservato nell’olio. Primo motivo riguarda la quantità e qualità dell’olio di conservazione. I prodotti a prezzi più accessibili, contengono spesso oli di scarsa qualità. Un altro fattore da tenere in considerazione è l’apporto calorico. Il tonno normalmente apporta circa 130 calorie ogni 100 grammi. La presenza dell’olio di conservazione, fa lievitare vertiginosamente il conto delle calorie. Attenzione a chi soffre di ipertensione: contiene una percentuale di sale maggiore per evitare il deterioramento, inoltre il pesce inscatolato può contenere livelli più alti di metalli pesanti e purine rispetto al prodotto fresco.
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